La storia di Torrette di Fano, come nasce, si sviluppa e perché si chiama cosi.
Prima di tutto, per chi non lo sapesse, prende il nome dal famoso Albergo Torrette, dotato di due torri appunto.
Ma come nasce l’Albergo?
All’inizio era una dimora risalente ai primi decenni del 1700, e nacque come residenza estiva della nobile famiglia fanese Tomani, i quali nella metà settecento, nell’area antistante lo stabile, costruirono un’ osteria, per molti passanti luogo di sosta.
Inoltre esiste un interessante raccolta di piante topografiche redatte nel 1802 dall’agrimensore Clemente Campanari, che permette di osservare tra le varie possessioni della famiglia Tomani Nolfi Pili, anche quella delle Torrette, in quanto vi si riconosce l’edificio con le due torri, alle quali risultano annesse una casa colonica (lato sud) e una chiesa (lato nord).
C’e poi disegnata l’osteria con un porticato ed un’ altra casa colonica.
La possessione, che possedeva la definizione de “in vocabolo Osteria Nuova e posta nella Cura delle Caminate“, nel 1804 fu venduta a Bali Camillo Marcolini, che iniziò l’opera di prosciugamento delle molte paludi che allora persistevano.
Nel 1887 il Conte Camillo Marcolini vendette il podere con la villa a Giuseppe e Adeodato Ugolini di Pesaro.
La famiglia Ugolini, utilizzandola per attività agricole, la fecero declassare a fabbricato rurale, inoltre realizzò pure dei cambiamenti alla struttura, come l’eliminazione della chiesetta, e rimuovendo anche l’osteria.
In seguito un nuovo edificio, con magazzini ed essiccatoi per il tabacco, occupò l’area vicina.
La parte verso la Statale di questo fabbricato divenne destinazione di nuova chiesa, quella che c’è tutt’oggi.
Nel 1926 una società immobiliare di Bologna acquistò l’antica residenza di villeggiatura, la quale apportò ulteriori mutamenti (demolirono e ricostruirono la parte verso Marotta) per farne uno splendido albergo.
L’albergo Torrette appunto, che essendo all’epoca unico nella zona, non mancò di ospitare personaggi illustri.
Testo: Associazione Torrette Promotion
Foto: IAT Torrette di Fano